Avellino -Le nuove accuse per l’ex sindaco Festa e Fabio Guerriero, aggravano la posizione dell’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa, già detenuto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti oggetto degli accordi corruttivi.
E proprio a margine degli ultimi sviluppi dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino e finanzieri della Aliquota Guardia di Finanza della Sezione di Polizia Giudiziaria che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, nell’ambito del procedimento che ha già registrato, nello scorso mese di maggio, l’emissione di misure cautelari nei confronti, fra gli altri, dell’ex Sindaco del Comune di Avellino.
Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’ex Sindaco del Comune di Avellino e di Guerriero Fabio, entrambi già interessati dalle pregresse attività di indagine, a seguito dei nuovi ed ulteriori elementi emersi nel prosieguo delle investigazioni, con riferimento a plurime ipotesi di accordi corruttivi, intervenuti con tre imprenditori, destinatari della misura interdittiva del divieto a contrattare con la pubblica amministrazione.
Sulla base di queste ultime vicende, arriva il chiarimento e la nota del nuovo sindaco di avellino, che all’epoca dei fatti contestati svolgeva l’incarico di vicesindaco,”Io estranea ai fatti contestati. Ora un nuovo progetto per la città del futuro”.
La nuova fascia tricolore di Avellino chiarisce e rilancia: «Legalità e trasparenza sono per me precondizioni dell’azione amministrativa. A chi strumentalmente chiede le dimissioni di un sindaco appena proclamato e auspica un nuovo, lungo e doloroso commissariamento suggerirei maggiore rispetto della volontà e del voto popolari»
Avellino, 11 luglio 2024 – «Chiamata in causa a vario titolo da alcune testate giornalistiche della provincia di Avellino e, inopinatamente, anche da qualche esponente politico di formazione professionale garantista per un chiarimento pubblico sulla mia posizione, quale avellinese, vicesindaco nella passata gestione amministrativa e soprattutto sindaco appena eletto dalla maggioranza dei cittadini della nostra comunità, non intendo sottrarmi».
E’ quanto dichiara il sindaco di Avellino, Laura Nargi. «Prima di tutto, a beneficio di una corretta informazione, mi preme sottolineare la mia totale estraneità ai fatti contestati nell’ultimo e più recente filone di inchiesta condotto dalla Procura di Avellino. Vicende – continua il sindaco –
di cui apprendo dalla stampa ed in relazione alle quali non può non valere il sacrosanto principio costituzionale per il quale si è colpevoli soltanto dopo sentenza passata in giudicato.
Come ho più volte evidenziato nel corso di interviste e di interventi pubblici, considero valori quali la legalità e la trasparenza amministrativa precondizioni irrinunciabili dell’agire politico – evidenzia Nargi. E lo dimostrerò concretamente nel corso di questo mandato.
Nel merito, la continuità amministrativa intesa quale strumento per il completamento dei progetti avviati dalle amministrazioni precedenti, per l’efficiente erogazione dei servizi pubblici o la realizzazione delle opere in corso, è dovere di ciascun amministratore, di ogni colore o credo politico. Non un optional. Nel metodo, voglio ribadirlo con forza, la mia Amministrazione realizzerà convintamente quel progetto che ho già avuto modo di definire “rivoluzione gentile”, di cui l’ente oggi ha bisogno: soprattutto per garantire la piena partecipazione dei cittadini alla cosa
pubblica, nel rispetto delle norme e dei regolamenti a cui ogni attività politica va doverosamente improntata. Su questo – assicura il sindaco Nargi – sarò assolutamente intransigente».
Qualcuno, in modo più o meno strumentale e dopo averlo petulantemente già fatto nel corso della campagna elettorale, chiede nuovamente se io fossi distratta o complice quando si verificavano i fatti sui quali oggi la magistratura sta indagando – voglio ricordarlo – a garanzia di tutti. Gli rispondo con fermezza: ero al mio posto, in Comune, ad amministrare con il massimo impegno,
nel solo ed unico interesse della città. Ed il massimo della mia forza e delle mie possibilità –
ribadisce Nargi – profonderò nello svolgimento del mio compito di sindaco di Avellino, per
scrivere insieme alla mia squadra una pagina amministrativa esemplare della storia di Avellino. A chi, in queste ore, reduce da una sconfitta elettorale, non ha perso l’occasione per cavalcare provvedimenti giudiziari adottati nei confronti di persone diverse dalla mia, spingendosi a chiedere le dimissioni di un sindaco appena proclamato ed auspicando un nuovo, lungo e doloroso commissariamento per la città, suggerirei meno demagogia e più rispetto della volontà popolare».
– conclude il sindaco –
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