Atripalda – La Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio ha finalmente dato il via libera al rientro dell’opera, custodita nei depositi della Certosa di Padula. La tela, appartenente all’antica Chiesa dell’Annunziata, era scomparsa dalla memoria collettiva di Atripalda da ben quarant’anni.
Lello Barbarisi, Delegato alla Cultura, ha condiviso la sua gioia e soddisfazione per il successo dell’operazione. “La tela mancava ad Atripalda da quarant’anni e nessuno più se ne ricordava l’esistenza! Essa è la copia perfetta di un dipinto di un celebre pittore del ‘500, Luis Finsion, seguace del Caravaggio. Ho inseguito le poche tracce che avevo senza perdermi d’animo ed a gennaio scorso il ritrovamento. Ma di tutto ne parleremo al rientro in patria. Intanto un caloroso ringraziamento a Don Luca e Don Ranieri per aver favorito tutte le mie attività”, ha dichiarato Barbarisi.
La tela dell’Annunciazione, realizzata da Luis Finsion, è la riproduzione di un’opera originale di questo seguace del Caravaggio, noto per il suo stile drammatico e l’uso sapiente della luce e delle ombre. Il ritorno di questo capolavoro rappresenta non solo il recupero di un’importante opera d’arte, ma anche un momento di grande orgoglio per la comunità atripaldase.
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