La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne si commemora il 25 novembre. Questa giornata è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere e per promuovere azioni volte a prevenirla.
Una figura di spicco nella lotta contro la violenza sulle donne è Malala Yousafzai. Malala è un’attivista pakistana per l’istruzione e i diritti delle donne, nota per il suo coraggio nel difendere il diritto all’educazione per le ragazze nel suo paese, nonostante le minacce dei talebani.
Nel 2012, a soli 15 anni, Malala è stata colpita da un proiettile mentre si trovava a bordo di un autobus, a causa del suo attivismo.
Questo attacco ha suscitato una prevedibile indignazione mondiale e ha portato a un rinnovato dibattito sulla violenza di genere e sull’accesso all’istruzione per le ragazze.
Dopo il recupero, Malala ha continuato la sua attività, diventando una voce forte contro la violenza e la discriminazione. Ha co-fondato il Malala Fund, un’organizzazione che mira a garantire l’istruzione delle ragazze nel mondo intero. Nel 2014, è diventata la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace, riconoscendo il suo impegno per i diritti delle donne e l’istruzione.
La sua storia rappresenta l’importanza dell’istruzione come strumento contro la violenza e l’oppressione, e ispira molte persone a continuare a lottare per un mondo più giusto e uguale. Malala ci ricorda che la lotta contro la violenza di genere richiede determinazione e perseveranza, e che ogni voce può fare la differenza.
La violenza contro le donne è un problema globale che trascende cultura, etnia e status socio-economico. Ogni anno, milioni di donne sono vittime di abusi, sia fisici che psicologici, spesso perpetrati da partner intimi. La società ha un ruolo cruciale nel riconoscere e combattere questa piaga, creando spazi sicuri e promuovendo l’uguaglianza di genere.
È fondamentale educare le nuove generazioni sulla parità e sul rispetto reciproco, affinché la violenza non sia più tollerata e diventi parte di un triste passato.
Solo attraverso una consapevolezza collettiva e un impegno condiviso possiamo sperare di costruire un futuro libero da violenza e molestie. Uniamoci in questa lotta, perché ognuna di noi merita di vivere in sicurezza e dignità.
continua su Avellino Zon IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA VINCENZO DE LUCA AD AVELLINO PER LA CHIUSURA DEGLI STATI GENERALI DELL’AGRICOLTURA IN IRPINIA