Ecco la ricetta del nocino, liquore tipico dell’Irpinia che racchiude in sé mistero e tradizione di un’epoca incontaminata
La tradizione vuole che per San Giovanni, 24 giugno, precisamente nella notte del 23 e 24 (solstizio d’estate) si raccolgano le noci, ancora acerbe e lattiginose, a piedi nudi, usando un bastone di legno per scuotere i rami dell’albero.
Tutto questo per fare un liquore, il Nocino, considerato da sempre un ottimo rimedio per ogni malanno. gli erboristi definiscono questo periodo come “tempo balsamico”, la noce si trova nel suo momento migliore con i profumi derivanti dalla maggior presenza di linfa, oli e vitamine.
Meno attendibile scientificamente, ma sicuramente più seducente è invece la tesi che attribuisce la scelta della data al solstizio d’estate, dunque nella notte del trionfo della luce sulle tenebre, periodo legato ad una serie di riti magici, credenze ed usi popolari, celebrazioni iniziatiche e rituali propiziatori delle streghe che si raccoglievano sotto i rami degli alberi di noce, particolarmente noto il Grande Noce di Benevento, abbattuto nel 665 per ordine del vescovo Barbato al fine di impedire tali incontri.
E’ un giorno legato alla figura femminile, al matrimonio e alla fertilità: dalla credenza dello sposalizio del sole con la luna, alle tradizioni che vogliono che le fanciulle raccolgano erbe con cui preparare filtri d’amore
GLI INGREDIENTI PER IL NOCINO SONO:
1 kg di noci verdi (24 secondo la tradizione)
1 litro di alcol a 95° per uso alimentare
6 chiodi di garofano
1 stecca di cannella
3 scorze di limoni
½ litro di acqua
500 gr. di zucchero grezzo di canna
PROCEDIMENTO
Lavare accuratamente le noci e asciugarle, tagliarle in 4 parti uguali e sistemarle in un barattolo di vetro dall’apertura larga. Aggiungere i chiodi di garofano, la scorza di limone e la cannella. Aggiungere l’alcol. Lasciare macerare per 45 giorni, dopodiché aggiungere lo sciroppo di acqua e zucchero. Pronto per essere imbottigliato, va consumato, secondo la tradizione, durante il periodo di Natale.