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Dalla Storia della Funicolare di Montevergine ad oggi. Il 2023 anno da record: oltre 54 mila passeggeri

L'impianto di risalita gestito da AIR Campania, tra i più ripidi d’Europa e che collega Mercogliano alla cima del Monte Partenio in 7 minuti

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Il 2023 è stato un anno da record per la Funicolare di Montevergine. Con 54.126 viaggiatori, l’impianto di risalita gestito da AIR Campania, tra i più ripidi d’Europa e che collega Mercogliano alla cima del Monte Partenio in 7 minuti, ha superato anche i dati del pre-pandemia (46.295 i viaggiatori nel 2019).

Dopo gli anni condizionati dall’emergenza sanitaria, con il 2020 che ha fatto registrare il picco più basso di passeggeri (25.471), l’ultimo triennio è stato caratterizzato da un costante aumento del flusso di viaggiatori a bordo per un totale di oltre 116 mila presenze.

Il piano di potenziamento e valorizzazione adottato dalla governance aziendale evidenzia dal 2021 un andamento decisamente positivo, come confermato dai dati dell’ufficio prodotti del traffico dell’azienda regionale sulle presenze a bordo della funicolare che collega il comune di Mercogliano a Montevergine.

Dai 25.706 viaggiatori del 2021 si è passati ai 36.275 del 2022, fino al boom del 2023 con 54.126 passeggeri. Record di presenze anche nel giorno della Candelora: 1.683 i passeggeri che hanno raggiunto la vetta con l’impianto di AIR Campania, circa il 40% in più rispetto ai 1.200 dell’anno precedente.

LA STORIA DELLA FUNICOLARE

L’idea di collegare il santuario con il centro di Mercogliano tramite una funicolare, in modo da rendere più agevole la salita dei pellegrini, risale alla fine del XIX secolo, su idea dell’abate Guglielmo De Cesare: nel 1882 buona parte del tracciato era stato già realizzato, ma a seguito di problemi economici e lo scoppio della prima guerra mondiale i lavori furono interrotti[2]. Nel 1926 l’abate Ramiro Marcone fondò una società chiamata Partenion e il 25 aprile diede il via all’inizio dei lavori di costruzione della stazione a valle; nel 1929 la società cambiò nome in Società Immobiliare Irpina di proprietà dei monaci benedettini, che ottennero l’usufrutto della funicolare per 50 anni.

Lo scoppio della seconda guerra mondiale fermò ancora una volta i lavori e l’impianto poté essere inaugurata solo il 23 maggio 1956 dall’abate Ludovico Anselmo Tranfaglia. Nel 1973, a causa dell’invecchiamento e deterioramento il Ministero dei trasporti ne decise la chiusura in attesa dei lavori di riqualificazione: per gli onerosi costi di gestione la funicolare venne ceduta agli Autoservizi Irpini. I lavori di ristrutturazione durarono quasi dieci anni e la struttura venne riaperta il 23 maggio 1981. Il servizio fu nuovamente sospeso a partire dal 13 ottobre 2012 e il collegamento con il santuario assicurato mediante navetta. Il 5 ottobre 2015 iniziarono i lavori di ristrutturazione dell’impianto: questi terminarono otto mesi dopo, permettendo la riapertura della funicolare il 25 giugno 2016.

Funicolare di Montevergine

Era il 05/10/2015 – L’avvio dei lavori di revisione, ammodernamento e ripristino della Funicolare di Montevergine dimostrano che la nuova amministrazione regionale ha mantenuto la parola data agli elettori.

Il progetto per la funicolare predisposto dall’AIR prevedeva l’adeguamento dell’impianto alla normativa vigente con la realizzazione dei seguenti interventi: revisione, restyling e ammodernamento delle due carrozze; lavori di ripristino della via di corsa e realizzazione di vie di fuga con struttura in legno per il deflusso dei passeggeri lungo la linea in caso di sosta improvvisa, oltre a lavori elettro meccanici d’intesa con la Provincia di Avellino, il Comune di Montevergine e l’AIR.

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Marika Cifiello
Marika Cifiellohttp://www.avellinozon.it
Sono Marika Cifiello nata ad Avellino. Giornalista pubblicista, iscritta all'Ordine della Campania,attualmente Caporedattrice per la testata online Avellino Zon e collaboro a richiesta con altre testate presenti sul territorio. Da sempre interessata alla lettura e alla psicologia, sempre attiva ed impegnata nel sociale, volontaria negli anni in varie associazioni, Fare Verde per l'ambiente, Centro Autismo dove seguivo dei ragazzi della provincia avellinese. La passione per il giornalismo d'inchiesta mi ha spinto verso le prime esperienze in una emittente televisiva locale, poi in varie testate giornalistiche locali. Istintivamente attratta dalle notizie di stretta attualità, coniugo la capacità di reperire notizie in prima persona ad una naturale predisposizione e sensibilità che, negli anni, mi ha permesso di vivere attivamente alcuni dei fatti più eclatanti rimasti impressi nel territorio irpino.
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